Brassicaceae buoni alimenti

La famiglia delle Brassicaceae sono buoni alimenti bioprotettivi. Oggi l’alimentazione non è più vista solo come il semplice soddisfacimento fisiologico. Ma va ben oltre. Oggi si parla di buona alimentazione. 

Mangiare sano
Foto 1 – La buona alimentazione

Mangiare è un atto ricco di significati, che vanno dalle risorse del territorio, alla qualità del cibo ed in fine alla buona salute. Si! La buona salute.

Il 4 febbraio si è celebrata la giornata mondiale del cancro, il cui tema è stato: “Possiamo, posso”. In questa giornata si è messo in evidenza l’importanza di un lavoro congiunto per fronteggiare tale malattia, che nel 2015 ha portato alla morte quasi 9 milioni di persone nel mondo (World Health Organization, WHO).

Il tema “possiamo, posso”, ci mette davanti una semplice domanda: cosa posso, o meglio, cosa possiamo fare per prevenire l’insorgenza di un tumore?

Le armi che abbiamo a disposizione sono diverse, una delle quali è l’alimentazione.


L’alimentazione

L’assunzione errata di alimenti può determinare stati patologici quali l’ipertensione, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, obesità, diabete e diverse forme di tumori.

Quindi, cosa mangiare?

E’ bene ricordare che non esistono cibi “miracolosi”, ma ogni cibo ha in sé alcuni elementi fondamentali per il nostro benessere.

La buona alimentazione
Broccoli
Foto 2 – Brassicaceae

Le Brassicaceae sono una famiglia botanica a cui appartengono molti alimenti di uso comune come il cavolo, i broccoli e il cavolfiore.

Questi alimenti sono conosciuti per l’alta presenza di molecole “bioprotettive” come i flavonoidi, le vitamine C ed E, i carotenoidi e i glucosinolati (GLS).

Questi ultimi in particolar modo sono molecole antitumorali che, frenando lo sviluppo del cancro impediscono alle sostanze cancerogene di provocare danni alle cellule.

Diversi studi epidemiologici hanno evidenziato il ruolo di questi ortaggi nel prevenire alcuni tumori, come ad esempio quello del polmone, del colon-retto, della prostata, e dello stomaco.

È stato osservato che la somministrazione orale degli “isotiocianati” (ITC) (cioè il prodotto di degradazione dei GLS operato dall’enzima mirosinasi (MYR) è in grado di prevenire il processo di cancerogenesi in modelli animali.

Come cucinarli?

Alcuni studi hanno messo in evidenza che alcune modalità di cottura neutralizzerebbero la capacità antitumorale di questi ortaggi.

Secondo gli esperti, cotture blande (meno di 75-80° C) causano un aumento della produzione di ITC consentendo il rilascio di mirosinasi, fondamentale per la formazione del sulforafano (un isotiocianato e importante antitumorale).

La mirosinasi si denatura rapidamente quando la temperatura raggiunge i 90°C (come avviene per la bollitura e la cottura a microonde), annullando gli effetti benefici derivanti dal consumo di questo alimento.

Quindi, per usufruire delle proprietà antitumorali è sufficiente una breve cottura a vapore.

Dr. FRANCESCO CENTINEO (Biologo nutrizionista)

BIBLIOGRAFIA

    • Studio degli effetti funzionali e tossici di derivati di brassicaceae in modelli sperimentali”, 2013. Tesi di Dottorato del Dott. Simone Melega.
    • “Alimenti funzionali e componenti nutraceutici come biomodulatori”, 2009. Tesi di Dottorato della Dott.ssa Emanuela Leoncini.
    • Sito: World Health Organization (WHO), Organizzazione Mondiale della Sanità.
    • Archivio.pubblica.istruzione.it/essere_benessere/allegati/linee_guida.pdf.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Torna in alto