Dietro la cattedra un pianto

Dietro la cattedra un pianto nacque negli anni della scuola superiore in cui frequentavo il liceo scientifico, anni in cui non riuscii ad avere profitto sufficiente da darmi la serenità di continuare il cammino scolastico.

Così decisi di cambiare indirizzo e passai all’industriale perdendo un anno.

Ma quei due anni mi segnarono per sempre e anche i professori di quell’istituto lasciarono in me dolci e amari ricordi.

Tra questi, il giorno in cui la professoressa di italiano si commosse alla lettura da parte di una mia compagna di una poesia, e fu subito Dietro la cattedra un pianto.

Mi colpì il dolore profondo e sincero che manifestò con il pianto la professoressa con cui non avevo instaurato un bel rapporto e che non mi stimava.

Spesso le ferite e i dolori accorciano le distanze e in quell’occasione mi sentii a lei più vicino.

Dietro la cattedra un pianto

Come il suono dolce di un’arpa viva

penetra l’orecchio attento dell’uomo

così la voce di quella giovane toccava il sentimento profondo

giacente sul candido cuore della loro educanda.

Un pianto lento e triste;

ogni lacrima un ricordo,

dolci immagini impresse nella mente e nell’anima;

Ogni gemito un rimprovero,

ma per chi questi lamenti?

perché questo strazio?

E’ così! Cruda realtà!

Bisogna vivere con o senza ricordi, la vita continua.

 
                                                                                              Palermo 26 dicembre 1985
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