Tra i 5 strumenti di azione per la Promozione della Salute della Carta di Ottawa, ‘Creare ambienti favorevoli’ è quello che viene discusso alla 3° Conferenza Internazionale che produce un’altra dichiarazione, la Dichiarazione di Sundsvall del 1991 (Svezia).
La Dichiarazione di Sundsvall
C’è un forte appello all’azione perché Salute e ambiente favorevole…
“…sono due questioni interdipendenti e inseparabili.”
Si fa avanti la piena consapevolezza che milioni di persone al mondo vivono in condizioni di estrema povertà e privazioni e che tali condizioni frustrano le ambizioni e i sogni di costruire un futuro migliore; è di estrema urgenza quindi realizzare la giustizia sociale in tema di Salute.
Il termine ‘ambiente favorevole’ nella dichiarazione fa riferimento ad aspetti fisici e sociali e comprende per questo luoghi, comunità locali, la casa, la struttura organizzativa che determina l’accesso alle risorse per la vita quotidiana; questi aspetti hanno molteplici dimensioni ciascuna delle quali…
“…è inestricabilmente legata alle altre in una interazione dinamica.”
- “La dimensione sociale comprende le modalità con cui le norme, le usanze e i meccanismi sociali influenzano la Salute.”
- “La dimensione politica impone ai governi garantire la partecipazione democratica al processo decisionale e il decentramento delle responsabilità e delle risorse.”
- “La dimensione economica richiede un ri-orientamento delle risorse per il raggiungimento della ‘Salute per tutti’ e di uno sviluppo sostenibile,…”
-il ruolo delle donne
La Dichiarazione di Sundsvall (pdf ita) ribadisce l’importanza del ruolo delle donne per sviluppare ambienti favorevoli ma anche per sviluppare politiche e strategie per la promozione della Salute.
Le strategie della Salute in generale devono basarsi su due principi fondamentali: l’equità e l’interdipendenza.
La prima deve essere prioritaria per la creazione di ambienti favorevoli alla Salute con un’attenzione tutta protesa ai più poveri, agli emarginati, alle persone con disabilità sennonché ai gruppi minoritari; la seconda deve essere riconosciuta quale relazione fondamentale tra tutti gli esseri viventi e quale criterio per la gestione delle risorse naturali che tenga conto delle esigenze delle generazioni future.
“Il mondo industrializzato deve pagare il debito umano e ambientale che ha accumulato in seguito allo sfruttamento del mondo in via di sviluppo.”
La Dichiarazione di Sundsvall dimostra una piena consapevolezza della necessità di un approccio globale che già allora veniva considerata come urgente:
“Lo sfruttamento della forza lavoro, l’esportazione e lo scarico delle sostanze e dei rifiuti tossici soprattutto nelle nazioni più deboli e povere e lo spreco delle risorse mondiali dimostrano la crisi dell’attuale approccio allo sviluppo. C’è la necessità urgente di andare verso un’etica e un accordo globale nuovi, basati su una convivenza pacifica che permetta una distribuzione e un utilizzo più equi delle limitate risorse del pianeta.”
Ancora oggi tale approccio è in parte disatteso, molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare.
La Dichiarazione di Jakarta
La 4° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute si apre a Jakarta nel 1997, per la prima volta in un paese in via di sviluppo, e si pone come obiettivo di riflettere su quanto fatto fino a questo momento, ma anche di riesaminare i Determinanti della Salute e provare ad individuare nuove strategie per la Promozione della Salute nel 21° secolo.
La Dichiarazione di Jakarta prende in considerazione i fattori che fino a questo momento sono stati riconosciuti come Determinanti della Salute ed esorta la Comunità Internazionale a riconsiderarli in vista dei continui mutamenti che minacciano la Salute di ogni individuo. Tutti i Determinanti della Salute sono fattori che primariamente agiscono sulla Salute ma la più grande minaccia, come è riportato nella Dichiarazione, è rappresentata soprattutto dalla povertà. Sembra una ovvia e forse banale considerazione ma riflettendo sul fatto che il divario esistente tra popolazione mondiale ricca e quella povera è sempre più evidente, sarà forse ovvio ma non poi così banale che la Comunità Internazionale riconosca e sottoscriva tale affermazione.
– la Salute come Diritto fondamentale
La Dichiarazione sancisce inoltre che…:
“…la Salute è un diritto fondamentale ed è essenziale per lo sviluppo sociale ed economico.”
e la sua promozione, oltre a mettere in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria Salute e di migliorarla, ha come obiettivo finale di far crescere la speranza di Salute e di ridurne la differenza tra i vari paesi e tra gruppi diversi.
Si ribadisce, come nella precedente Conferenza Internazionale di Sundsvall, la necessità di un approccio globale alla Promozione della Salute che abbracci integralmente le cinque strategie enunciate nella Carta di Ottawa (vedi qui), che promuova la partecipazione sia delle persone che degli ambienti organizzativi (dalle megalopoli alle comunità locali, dalle scuole alle strutture sanitarie) e le conoscenze relative alla Salute (istruzione, formazione, informazione).
-le cinque priorità
Dalla Conferenza sono state individuate cinque priorità per la promozione della Salute nel 21° secolo:
- Promuovere la responsabilità sociale per la Salute;
- Aumentare gli investimenti per lo sviluppo della Salute;
- Consolidare ed espandere gli accordi operativi per la Salute;
- Aumentare le capacità della comunità e attribuire maggiori poteri all’individuo;
- Garantire una infrastruttura per la promozione della Salute.
La responsabilità sociale è riferita a tutti coloro che hanno possibilità decisionali in materia di Promozione della Salute e tali decisioni devono perseguire politiche e attività che evitino di danneggiare la Salute altrui, che siano in grado di proteggere l’ambiente e assicurare un uso sostenibile delle risorse, che limitino la produzione e il commercio di beni e sostanze pericolose per la Salute, e che permettano valutazioni di impatto sulla Salute focalizzate sull’equità.
Parallelamente alla promozione della responsabilità sociale ci deve essere un aumento delle capacità delle comunità e dei poteri degli individui in grado di influenzare i Determinati della Salute.
Occorrono maggiori investimenti a favore della Salute e il riorientamento di quelli esistenti. A livello operativo occorre la stipula di accordi tra i diversi settori e a tutti i livelli sociali e di governo.
La Dichiarazione di Jakarta (pdf ita) include poi un appello all’azione che tra l’altro esorta così:
“Al fine di rendere più spedito il progresso verso una Promozione della Salute globale, i partecipanti sostengono la formazione di una alleanza globale… Le priorità per questa alleanza includono:
- sostenere lo sviluppo della collaborazione e delle reti per la crescita della Salute;
- aumentare le conoscenze sul modo migliore di agire nella pratica;
- dare la possibilità di un sapere condiviso;
- promuovere la solidarietà nell’azione;
- favorire la trasparenza e la pubblica assunzione di responsabilità nella promozione della Salute;