Da più di 3000 anni l’uomo tenta di ‘catturare’ i profumi della natura. Dalle foglie, dalle gemme, dai fiori, dalle cortecce, dalle radici di una pianta, ma anche da derivati animali, si cerca di odorare i profumi e di estrarne le essenze.
Per odorare i profumi l’uomo fa uso del senso dell’olfatto con cui è in grado da sempre di associare l’odore con il sapore per arrivare fino al sapere.
Odorare e aver sapore hanno la stessa derivazione latina del verbo sàpere ed in senso figurato anche avere senno, essere saggio.
Quanta ‘conoscenza‘ c’è nei profumi!
Almeno quella svelata (per non parlare di quella nascosta), basti pensare al mondo della cosmesi con la spasmodica ricerca di nuove e accattivanti fragranze che ormai traggono origine da piante sconosciute di luoghi lontani; oppure al campo dell’alimentazione quando si cerca di classificare l’aroma di un olio, o di un vino, o di un caffè.
Non ultimo per importanza il settore delle essenze profumate, i cosiddetti oli essenziali di cui da ormai molto tempo mi sono appassionato e non manco di farne uso con i comuni diffusori.
Odorare i profumi è accattivante ed entusiasmante quanto Guardare i colori e in questo contesto ti voglio parlare in particolare di tre oli essenziali che mi hanno aiutato a scoprire l’Aromaterapia:
- il MUSCHIO BIANCO
- l’EUCALIPTO
- la LAVANDA
Perché questi tre?! Diresti tu.
Perché il MUSCHIO BIANCO è il profumo che associo a Dio Padre, l’EUCALIPTO a Dio Figlio, Gesù Cristo, e la LAVANDA è il profumo che associo allo Spirito Santo.
Prenditi del tempo per odorare il Muschio bianco
Il Muschio bianco non è una pianta che esiste in natura ma è un derivato animale. E’ una secrezione prodotta dalle ghiandole odorifere di un piccolo cervo: il cervo muschiato (Moschus Moschiferus) originario dell’Asia centrale.
Per molto tempo si è data la caccia a questo cervo per recuperare le ghiandole odorifere e adesso è in via di estinzione ma fortunatamente le aziende cosmetiche e profumiere si sono attrezzate per produrre quest’essenza sinteticamente.
Oggi in diversi paesi però c’è la limitazione d’uso per il fatto che oltre ad avere un ciclo produttivo inquinante, questa essenza si accumula nell’organismo abbassando le difese immunitarie.
Attendibili o meno che siano questi studi ti invito lo stesso a provare l’olio essenziale MUSCHIO BIANCO mettendo 8-10 gocce in un diffusore ad acqua e accendendo sotto la candelina, e subito capirai perché.
Capirai perché questa è la fragranza che associo a Dio Padre.
Si sprigionerà immediatamente tutta la tenerezza e la delicatezza di Dio Padre, una fragranza così leggera che inonderà la tua casa di tanta protezione e tanto amore che non potrai più fare a meno di usare.
Prenditi del tempo per odorare l’eucalipto
Quando vuoi invece vigore e forza, ecco l’essenza che associo a Gesù Cristo, a darti purificazione e liberazione.
È una fragranza che, come sai, penetra nei polmoni a ridarti fiato e vitalità, fin dentro l’anima.
Il profumo dell’eucalipto è ‘giovane‘ come Gesù e quando si propaga per la casa senti scendere subito tanta benedizione.
Prenditi del tempo per odorare la lavanda
La lavanda è infine l’essenza che associo allo Spirito Santo; è una fragranza delicata, direi volatile e candida come una colomba bianca, appunto.
Come l’amore che unisce il Padre al Figlio, la Lavanda congiunge serenità e saggezza, due doti che scendono immediatamente in casa quando si aggiungono 6-8 gocce nel diffusore.
Un ultimo consiglio
Questi tre oli essenziali, ovviamente, sono solo una goccia nell’oceano delle essenze per Aromaterapia ed anche l’uso del diffusore è solo uno dei tanti modi per utilizzarle e odorare i profumi.
Per questo motivo, un’altra cosa vorrei consigliarti ed è l’uso del TEA TREE OIL che ormai quasi tutti usano per sanificare l’ambiente di casa e delle cui proprietà sono ormai divenute di pubblico dominio.
Io lo uso accoppiato a ciascuna delle tre essenze citate sopra facendo prevalere l’una o l’altra a seconda delle esigenze.
Gli effetti benefici non tardano ad arrivare, per il corpo, la mente, lo spirito e l’ambiente.
Tutto questo porta a stimolare il nostro secondo senso, l’olfatto, ma anche ad essere ben-essere natura con Dio, con gli altri, con noi stessi e con la Natura.